Fa il suo esordio nella giungla delle app gratuite, lo Sprecometro, una nuova app che, attraverso 3 domande e in 5 minuti di tempo, stima l’impatto economico in euro e ambientale dello spreco del cibo all’interno delle mura domestiche.
Lanciato in vista della X Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare di domenica prossima, 5 febbraio (tema “Moving on 2030”), lo Sprecometro è stato ideato e sviluppato dall’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, ed è il risultato del lavoro congiunto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna e Last Minute Market, impresa sociale spin off accademico dell’Alma Mater per la Campagna Spreco Zero.
Il nuovo strumento può essere impiegato sia in modo singolo che aggregato. È infatti possibile creare cluster tra amici, colleghi, compagni di classe, aziende o pubblica amministrazione.
Semplice ed intuitiva, una volta scaricata, l’app invita a registrarsi e a rispondere a un breve questionario iniziale che ha l’obiettivo di delineare il profilo dell’utilizzatore (Sprecone, Disattento, Attento, Parsimonioso) sulla base delle abitudini di consumo e della spesa alimentare, ma anche sulle quantità in grammi di spreco per 23 categorie di alimenti (carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane). I dati relativi all’impronta carbonica sono convertiti anche in km percorsi da un auto mentre l’impronta idrica è espressa anche in bottiglie d’acqua da mezzo litro, così da offrire una diretta raffigurazione dell’impatto. Si può anche migliorare il proprio profilo periodicamente, grazie alla visione dei contenuti educativi previsti dall’app propone, come video della durata indicativa di 2-3 minuti, schede informative di approfondimento e quiz finalizzati a ridurre quantitativamente e qualitativamente lo spreco e adottare diete sane.
L’app permette inoltre di valutare i progressi avvenuti nel corso del tempo aggiornando puntualmente il proprio comportamento seguendo un diario dello spreco e consente di fissare degli obiettivi di riduzione in linea con l’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile, in particolare il 12.3: “dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030”. Consente, infine, di calcolare i dati aggregati di impatto economico e ambientale per valutare i progressi del singolo, del cluster e del totale degli utenti, ed è collegato ad un canale Instagram dove gli utenti possono condividere risultati e progressi.
Disponibile gratuitamente sugli store di Google e Apple, lo Sprecometro è stato già testato da oltre 500 studenti di tutta Italia, ovvero la totalità degli allievi dei nuovi Licei di transizione ecologica e digitale che proprio quest’anno scolastico fanno il loro esordio formativo.