È un bilancio drammatico quello dei danni e delle vittime registrati nel nord-est del Madagascar in seguito alla tempesta tropicale, soprannominata “Cheneso”, che si è abbattuta sull’isola dell’Oceano Indiano la scorsa settimana. La tempesta ha dato vita a un ciclone con venti dai 118 a 166 km/h che ha provocato la morte di 25 persone. Secondo quanto ha reso noto l’Ufficio per la gestione dei rischi e dei disastri altre 21 persone risultano disperse mentre sarebbero circa 38mila gli sfollati.
L’ente governativo stima che siano in totale oltre 83mila le persone colpite da questo evento estremo che, oltre a causare vittime umane, ha provocato grandi allagamenti e caos sulle strade che conducono alla capitale, Antananarivo.
Sadly, the damage has been done w/ more flooding impacts to come. Have a look at these images throughout the #Sava Region in N #Madagascar. The water is near the roofs of these buildings. #Cheneso is a real threat. #tropicswx #flood https://t.co/8FMCXZBYSu pic.twitter.com/COmo4XlRaV
— Vortix (@VortixWx) January 20, 2023
Secondo gli esperti, la stagione degli uragani nell’Africa meridionale comincia normalmente a novembre e termina ad aprile e il Madagascar ogni anno ne è particolarmente esposto.
Nel 2022 il Madagastar aveva dovuto fare i conti con altri cicloni particolarmente violenti. In particolare, il Batsirai che aveva colpito l’isola il 5 febbraio, provocando 121 vittime e lo sfollamento di 270mila persone.
Severe flash floods hit Maroantsetra as Madagascar braces for Cyclone Cheneso
— Earth42morrow (@Earth42morrow) January 20, 2023
VC: Besoa Erick #Cheneso #Floods #Madagascar #Maroantsetra #Cyclone #Flooding #Antalaha #Viral #Weather #Climate #FlashFloods pic.twitter.com/476FXmlcDx