Dopo lo scandalo degli allevamenti Fileni sollevato dall’inchiesta di Report condotta dalla giornalista Giulia Innocenzi con il supporto di Lav e andata in onda il 9 gennaio, in cui si mostrano maltrattamenti di animali, presunte condotte non a norma e si ipotizza, inoltre, il mancato rispetto del disciplinare bio, la deputata del M5S Angela Raffa presenta un’interrogazione parlamentare sul caso che rischia di “indurre nel pubblico scetticismo verso i prodotti certificati «bio» e tutta la filiera del settore, dai produttori agli enti certificatori”.
L’interrogazione è rivolta al Ministro della Salute, al Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
“In data 9 gennaio 2023 – si legge nell’atto – la trasmissione Report sul canale televisivo Rai 3 manda in onda un servizio sugli allevamenti biologici di polli da cui sembrerebbero emergere maltrattamenti agli animali e numerose condotte scorrette ed illegali, tanto da indurre nel pubblico scetticismo verso i prodotti certificati «bio» e tutta la filiera del settore, dai produttori agli enti certificatori”.
Angela Raffa menziona le “frasi evasive” che Alberto Tibaldi, direttore della funzione veterinaria e sicurezza alimentare di Asur (Azienda sanitaria unica regionale) delle Marche, oggi Ast (Azienda sanitaria territoriale), fornisce in risposta alla giornalista Giulia Innocenzi che lo incalza per sapere se alcuni comportamenti riscontrati negli stabilimenti Fileni siano a norma di legge.
L’interrogazione fa inoltre riferimento alla successiva dichiarazione di B Lab, l’ente certificatore che circa un anno fa ha assegnato a Fileni la certificazione B Corp e che, a seguito dell’inchiesta, ha dato il via a una revisione ufficiale delle accuse; nonché all’intervista rilasciata a Il Salvagente, a pochi giorni dal servizio di Report, in cui Lorenzo Pileri, Amministratore delegato dell’organismo di certificazione bio Ccpb assicurava, per il futuro, più attenzione e più visite a sorpresa negli stabilimenti.
Fatte le dovute premesse, la deputata Angela Raffa chiede “se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e se siano in corso, o si intendano avviare, gli opportuni accertamenti ed ogni ulteriore iniziativa, per quanto di competenza, affinché siano assicurati controlli efficaci, sia di carattere veterinario che per la sicurezza alimentare, nonché per fornire al pubblico le rassicurazioni sulla qualità e certezza della filiera «Bio» ed evitare che il calo di immagine e la sfiducia dei consumatori verso questa certificazione danneggino l’intero settore compresi i molti operatori onesti”.