La campagna di raccolta degli abiti usati di OVS prosegue attraverso la partnership con Humana People to People Italia. L’azienda di abbigliamento affiderà all’organizzazione di cooperazione internazionale i capi che vengono raccolti nei circa 800 store OVS in tutta Italia garantendo così nuovi sviluppi a un’iniziativa che è attiva dal 2013 in tutti i punti vendita.
Presente in Italia con circa 5.000 contenitori stradali, Humana People to People Italia finanzia da oltre vent’anni progetti socio-ambientali in Italia e nel mondo grazie anche alla raccolta, selezione e vendita degli abiti usati. L’organizzazione fa parte della Federazione Internazionale Humana People to People, che ogni anno realizza oltre 1.200 di sviluppo nel mondo, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di circa 10 milioni di persone.
Come spiega una nota stampa, i clienti OVS potranno partecipare alla campagna portando gli abiti, usati e in buone condizioni, presso gli appositi contenitori presenti in negozio. A fronte di ogni busta di abiti donata, verrà consegnato un buono da 5€ valido per un nuovo acquisto di almeno 40€.
“Questa collaborazione è stata quasi uno sbocco naturale: trasparenza e circolarità sono infatti due concetti che fanno parte del nostro DNA e che rispecchiano a pieno gli impegni di OVS in questi ambiti. Impegni che si traducono in azioni concrete, proprio come quella della raccolta di abiti usati insieme a Humana: un’iniziativa che siamo certi verrà accolta con partecipazione ed entusiasmo dai clienti OVS”, spiega Alfio Fontana, CSR e Corporate Partnership Manager di Humana People to People Italia.
“Per OVS è fondamentale contribuire alla transizione verso un sistema circolare che estenda il più possibile il ciclo di vita delle materie prime e dei capi di abbigliamento – afferma Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS -. Grazie alla collaborazione con Humana, proseguiamo la campagna di raccolta abiti con un messaggio semplice e immediato: gli indumenti che non indossiamo più possono avere una seconda vita e, grazie alla circolarità, generare un impatto sociale positivo e minimizzare lo spreco di risorse”.