Riflettori accesi sul tema delle malattie reumatologiche per l’ultimo dei Giffoni Impact, i momenti di confronto e dibattito che hanno scandito il programma del Giffoni Next Generation 2022. Insieme ai giffoners e ai ragazzi del Dream Team, la Sala Blu del Giffoni quest’oggi ha ospitato Roberto Gerli, presidente della Sir, Società Italiana di Reumatologia e Flaminia Roberti, Global Sales Director Aim Group International. Presente anche il giovanissimo attore Christian Chiummariello, fra i protagonisti del cortometraggio “La Parete”, presentato per l’occasione. Il film, prodotto dalla Sir insieme a Giffoni Innovation Hub in collaborazione con AIM Group International, affronta il delicato tema dell’informazione e della lotta alle patologie invalidanti agli arti.
Il film racconta la vicenda di una giovane insegnante di arte in una scuola elementare che si trova alle prese con la comparsa di dolori alle mani che si rivelano essere di tipo artritico. La patologia le impedisce di continuare a dipingere con i bambini, ma, grazie alle terapie attualmente disponibili, riesce a tornare a svolgere il lavoro che ama.
Realizzato tra settembre e ottobre, il progetto ha visto la partecipazione di dieci giovani sceneggiatori che sono stati selezionati grazie a una call to action e che hanno preso parte a un percorso di formazione organizzato da Giffoni per la stesura del copione. La sceneggiatura prescelta è stata poi utilizzata per il cortometraggio.
“In questo corto c’è una vita quotidiana, una vita normale, sconvolta da un problema alle articolazioni delle mani che impedisce la manualità – ha spiegato Roberto Gerli –. Questa parete esprime la nostra creatività interrotta dalla patologia, con una maestra che diventa una paziente. La nostra attuale necessità è anche di far comprendere l’importanza della figura del reumatologo. Quando vi fate male ad un ginocchio dove andate? Dall’ortopedico vero? In realtà chi effettua la diagnosi è il reumatologo ma molte persone non sono ancora informate sulla nostra figura”.
Ha aggiunto Flaminia Roberti: “Cercavamo dei nuovi strumenti di comunicazione che potesse veicolare in maniera diversa, ad un pubblico diverso, temi che sono spesso ostici. Con questo corto siamo davvero riusciti ad arrivare al cuore di tutti, con dei commenti positivi sia dal lato scientifico che dal lato dei cittadini. Stiamo facendo piano piano cultura raggiungendo cosi i nostri obiettivi. E tutto questo grazie anche a Giffoni, a Luca Tesauro e Antonino Muro che hanno curato il lato della produzione”.