Il grande caldo e l’assenza di piogge di questa estate e, più in generale, di questa prima parte dell’anno, stanno rendendo particolarmente grave il bilancio degli incendi che interessano tutto il territorio dell’Unione Europea. Si calcola che dall’inizio del 2022 al 16 luglio scorso negli Stati membri è andato in fiamme un totale di 346mila ettari di aree boschive, una superficie più grande dell’intera Valle d’Aosta. L’area bruciata risulta essere il triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni, che nello stesso arco di tempo è pari a 110.350 ettari.
Dall’analisi realizzata dall’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, emerge anche che il numero di grandi incendi (oltre i 30 ettari) dal primo gennaio 2022 a oggi è di 1.756, quasi il quadruplo rispetto ai 470 in media dal 2006 al 2021.
Nella triste classifica dei Paesi Ue più colpiti, il primo posto è della Romania, con 149mila ettari andati in fumo dall’inizio dell’anno a causa di 735 grandi incendi, cifre più alte registrate negli ultimi 16 anni. Particolarmente colpiti anche diversi altri Stati dell’Est Europa: Croazia (28mila ettari bruciati in 134 incendi), Bulgaria (7.735 ettari in 50 incendi) e Ungheria (5.877 ettari in 44 incendi).
In Italia dal primo gennaio al 16 luglio 2022 si calcola che sono stati divorati dalle fiamme 22.930 ettari, una cifra non da record ma nettamente più alta della media 2006-2021, che è pari a 14.061 ettari nello stesso arco di tempo. Gli incendi finora si attestano a 204, contro una media di 99 negli ultimi 16 anni. L’osservato speciale di questi ultimi giorni è la Sardegna, dove sono divampati 24 incendi in poche ore. Preoccupa anche la situazione di Roma, minacciata da diversi roghi, il più grosso dei quali ha interessato Centocelle.
In Spagna le fiamme hanno bruciato quasi 93mila ettari, il quadruplo della media, con 277 roghi registrati. Sopra la media anche il Portogallo (quasi 28mila ettari in 126 incendi) e la Francia (26mila ettari in 221 incendi). Nel Sud Ovest della Francia sono state evacuate più di 14mila persone, mentre nel sud della Spagna, oltre 3.200 persone sono fuggite dagli incendi sulle colline di Mijas. Sempre in Spagna, dove si registrano punte di 45-46 gradi, le fiamme hanno costretto all’evacuazione un paio di paesi della provincia occidentale di Caceres e sono state chiusi al traffico diversi collegamenti stradali.
Intanto è allerta rossa nel Regno Unito, dove si prevedono temperature fino a 40 gradi.
Si spera in un attenuamento delle temperature entro la fine di questa settimana, ma i meteorologi non escludono che l’onda dell’anticiclone possa protrarsi fino a fine luglio.