Abbandonare smartphone e computer, in una parola sola “disconnettersi”, per ascoltare i dimenticati suoni della natura e combattere l’ansia da telefonino, immersi in una foresta di abeti e larici.
É il miracolo di Fruscìo, un percorso gratuito e sempre aperto all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, in Val di Rabbi, comprensorio della Val di Sole, in Trentino.
Costruito attorno a sette postazioni sonore pensate per amplificare i suoni del bosco, Fruscìo ha appena aperto ed è composto da campane di legno, mega-carillon collegati agli alberi, tamburi ricavati dai tronchi e trombe giganti pensati per amplificare i suoni del bosco. Sette postazioni sonore in tutto, non casualmente: 7 sono anche i Chakra, i centri di energia presenti nel corpo umano secondo le filosofie orientali. Una scelta volta a enfatizzare la funzione catartica e terapeutica del percorso.
E, coerentemente alla volontà di combattere l’ansia digitale, nessuna installazione elettrica. Gli elementi che compongono il percorso sono tutti in legno, per la precisione larice e abete.
Ad aspettare gli escursionisti a conclusione dell’itinerario, un anfiteatro naturale in mezzo al bosco, dove alcuni strumenti musicali di legno emettono suoni sempre più alti. Un approccio mutuato dalle campane tibetane, con l’obiettivo di combattere i danni da iperdigitalizzazione. Sempre nell’anfiteatro, sono presenti tre elementi verticali in legno riforniti di libri, di cui poter usufruire contemplando il panorama circostante.
L’apertura del parco sonoro si inserisce in un progetto più ampio portato avanti dalle Terme di Rabbi, dal Parco Nazionale dello Stelvio, da APT Val di Sole e dal Comune di Rabbi per iniziative che, poggiando su basi scientifiche, utilizzino le esperienze turistiche per veicolare il benessere psicofisico.