Da qualche tempo ormai, e per fortuna, Instagram sta assistendo alla nascita di un nuovo trend: quello dei “green influencer”. Sono sempre di più coloro che scelgono i social come canale di comunicazione privilegiato per fare e chiarezza e sensibilizzare su tematiche relative alla sostenibilità e al cambiamento climatico.
FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing, ha individuato quelli che si classificano come i primi dieci per engagement rate, vale a dire il tasso di coinvolgimento generato da una pagina social, basato sul numero di interazioni con gli utenti.
Al primo posto troviamo Cristina Cotorobai (@cotoncri).
Classe ‘91, di origine moldava, Cristina si è trasferita in Italia quando aveva 12 anni. Nelle sue stories racconta di aver trascorso i primi anni della sua infanzia in una cascina, circondata da orti animali, in un contesto di quasi totale autosufficienza, e di aver sviluppato proprio qui una forte connessione con la natura. “Mangio vegetale, vesto l’usato, accendo la rinnovabile, uso la ciclabile, faccio la differenziata, sono biodegradabile”. Si presenta così sul suo profilo Instagram, dove condivide riflessioni intime e consigli per vivere in modo sostenibile, lontano dalle insidie del greenwashing.
“Più che influencer o content creator sento di fare divulgazione e sensibilizzazione sul tema della sostenibilità. Ho iniziato dopo la nascita di mia figlia, Blu. Realizzare che il suo futuro sarebbe stato incerto su un pianeta malato mi ha spinta a far la mia parte e condividere sui social il percorso intrapreso assieme al mio compagno per un’esistenza meno impattante e più consapevole. Ho maturato l’idea che non serve far lezioni di vita, ma essere d’esempio in prima persona. Condividere la propria cena vegana attira e incuriosisce più persone che predicar loro i motivi per i quali sbagliano a mangiare la carne e tra un ingrediente e l’altro aggiungo qualche dato e le fonti. Per promuovere l’argomento e sensibilizzare i follower, imposto i miei contenuti su una buona base di ironia. Voglio ispirare le persone con entusiasmo e leggerezza”. ha raccontato Cristina.
Un approccio più scientifico e divulgativo, invece, quello utilizzato dall’influencer Ruggero Rollini (@ruggerorollini), secondo in classifica, laureato in chimica e autore per Superquark+. “Comunicatore della scienza”, come scrive sul suo profilo Instagram, dove con un linguaggio ironico e dissacrante, approfondisce in modo scientifico, ma comprensibile a tutti, argomenti di chimica dell’ambiente e di sostenibilità, correggendo gli errori e le inesattezze che troppo spesso appaiono sui giornali e sul web quando si parla di emergenza climatica.
“Ho iniziato per caso, quando mi sono iscritto a chimica e ho unito le passioni per questo tema e il video-making in un canale molto acerbo di divulgazione. Solo in un secondo momento mi sono avvicinato e interessato alla teoria della comunicazione della scienza e ho capito che sarebbe potuto diventare il mio lavoro. Fare il divulgatore è incantevole ed è un continuo stimolo ad approfondire nuovi argomenti e formati. Parliamo di temi molto complessi. Non è un caso se la climatologia affonda le sue radici in una disciplina che studia proprio i sistemi complessi, per cui Parisi ha pure recentemente vinto il Nobel. Sarebbe sbagliato e profondamente scorretto non comunicare questa complessità. Chi tratta di sostenibilità per slogan, messaggi facili e capri espiatori sta facendo un grande disservizio alla propria utenza. Nel mio piccolo, provo a far trasparire queste interrelazioni e chi mi segue lo apprezza”, ha detto Ruggero.
Al terzo posto sul podio Camilla Agazzone (@camilla_agazzone), che sul suo profilo condivide “consigli per essere imperfetti #sostenibili”. Con tono amichevole e personale, Camilla parla delle sfide quotidiane da affrontare per ridurre il proprio impatto sul Pianeta, con la consapevolezza che l’obiettivo finale non deve essere quello di raggiungere la perfezione, quanto piuttosto impegnarsi con piccoli sacrifici. Per riuscirci, propone delle sfide per sé stessa e per i suoi follower, aggiornandoli sui suoi traguardi: 2 mesi senza usare l’auto, 1 anno senza acquistare vestiti, 2 anni senza bottiglie di plastica.
In quarta posizione Giorgia Pagliuca (@ggalaska), autrice del libro Aggiustiamo il mondo. Diario di un’ecologista in crisi climatica, seguita in quinta posizione da Alice Pomiato (@aliceful), Green Content Creator & Advisor. Al sesto posto Alex Bellini (@alexbellini_alone), esploratore italiano, conosciuto per le sue imprese estreme, tra cui le traversate oceaniche a remi, in solitaria e in completa autonomia.
In settima posizione Camilla Mendini (@carotilla_), autrice del libro (Im)perfetto sostenibile. Gesti quotidiani per una sostenibilità alla portata di tutti e founder di Carotilla, marchio di abbigliamento Amorilla basato su principi di sostenibilità ed etica.
All’ottavo posto si posiziona Luca Talotta (@lucatalotta). Influencer, giornalista, content creator e docente universitario e al nono la Trend, Color & sustainability consultant Silvia Stella Osella (@silviastella_), che sul suo profilo parla di moda e brand sostenibili e da pochissimo docente del corso di Progettazione e colore per tessile e superficie.
Al decimo posto Federica Gasbarro (@federica_gasbarro), giovane attivista delegata allo Youth4Climate, che in occasione della COP26 è volata a Glasgow per partecipare all’incontro dedicato ai giovani alla Cop26 in Scozia.
La ricerca di FLU PLUS ha fornito delle informazioni anche sull’audience degli influencer green, rilevando che la fetta principale dell’audience, il 66% per l’esattezza, è composta da donne tra i 25 e i 34 anni.
“Negli ultimi anni è molto cresciuto il numero di persone che scelgono di comunicare la sostenibilità sui social media, al fine di sensibilizzare gli altri utenti alle tematiche ambientali” afferma Chiara Dal Ben, Marketing & Innovation Director di FLU – Part of Uniting Group. “Tra di loro ci sono attivisti, giornalisti, studenti o semplici appassionati che hanno intrapreso uno stile di vita più sostenibile e condividono con i loro follower un punto di vista responsabile su temi come l’inquinamento degli oceani, il riscaldamento globale, l’alimentazione bio, la moda sostenibile, i prodotti beauty vegani e tanto altro”.
Un’ulteriore dimostrazione dell’importanza dell’argomento arriva dai nano influencer, coloro che possono contare su una fanbase tra i 1.000 e i 9.999 follower. A differenza di tante altre aree di interesse, infatti, il coinvolgimento degli utenti è molto rilevante, come dimostra il tasso di engagement rate dei principali esponenti di questa categoria: Chiara Saccani (16,81%) e Maria Beatrice Pavanello (6,5%).