Da tempo sappiamo che le perdite di acqua potabile, nel nostro Paese, sono un problema serio e diffuso. Adesso con 1,38 miliardi di finanziamenti stanziati dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims) con il ministero per il Sud e la Coesione territoriale, le cose potrebbero cambiare, soprattutto al Mezzogiorno, e considerato l’espandersi e l’acuirsi delle stagioni aride anche nel nostro Paese. Raccogliere le risorse necessarie – che saranno in tutto 2,7 miliardi di euro – è stato possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al programma React Eu, ma anche a quelli definiti dall’ultima Legge di Bilancio e dai Fondi Sviluppo e Coesione. Obiettivo riqualificare e rafforzare le infrastrutture idriche nazionali.
“Si tratta di un pacchetto di interventi per rendere più efficiente la gestione della risorsa idrica, superare il problema storico delle perdite nelle reti di distribuzione e quindi ridurre la dispersione dell’acqua, risorsa sempre più scarsa, a partire dai territori che ne hanno maggiore necessità”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini, che ha ricordato anche che nel 2021 “abbiamo già realizzato la riforma per semplificare la normativa e rafforzare la governance per la realizzazione degli investimenti nelle infrastrutture idriche”. React-Eu è il programma di solidarietà e coesione varato dall’Europa sull’onda della pandemia e “l’acqua è una delle priorità che abbiamo voluto considerare. Cominciamo a vedere i frutti del lavoro avviato un anno fa”, ha detto la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. “Finanziamo opere attese da anni sulle reti idriche delle principali città meridionali, comprese aree in assoluta emergenza come quelle di Enna, Palermo e Napoli: entro il 2023, la scadenza fissata dal React, avremo messo in sicurezza centinaia di chilometri di acquedotti-colabrodo”.