Neanche le logge di Raffaello sono al sicuro dai rischi dell’inquinamento: potrebbero infatti subire danni dovuti all’esposizione alle polveri inquinanti emesse dal traffico automobilistico di Roma. A rivelarlo è uno studio congiunto degli esperti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Università di Siena, che hanno monitorato l’impatto delle polveri atmosferiche (pm) inquinanti emesse dal traffico dei veicoli.
La ricerca, intitolata “Assessing the impact of vehicular particulate matter on cultural heritage by magnetic biomonitoring at Villa Farnesina in Rome, Italy” è stata appena pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment.
Le logge di Villa Farnesina affrescate da Raffaello, spiegano gli esperti, si trovano a oltre 30 metri dal lungotevere Farnesina, con piante e alberi disposte sia all’esterno, sia nei giardini della villa.
Mentre nelle foglie campionate dagli alberi e dalle piante sono state rilevate polveri metalliche automobilistiche con concentrazioni dipendenti dalla distanza dalla strada, nei licheni esposti per tre mesi all’interno delle logge non sono stati riscontrati accumuli importanti di tali particolati.
Questo perché la distanza delle logge dalla strada e la presenza di alberi hanno fortemente ridotto l’impatto del particolato inquinante sulle sale affrescate: le foglie degli alberi, soprattutto dei platani sul Lungotevere, hanno trattenuto le polveri metalliche, fornendo così un importante servizio di protezione delle opere d’arte contenute nella Villa.
Lo studio è iniziato con il campionamento delle foglie dei platani disposti su Lungotevere Farnesina per poi avvicinarsi, all’interno dei Giardini, sempre più vicino alle logge, con l’ispezione di cipressi, oleandri e mirti, così da individuare anche le specie più idonee a ritenere particolato atmosferico, in vista di un’azione di protezione preventiva dei beni culturali.
Poi, per indagare la diffusione delle polveri metalliche nelle sale, è stata curata l’esposizione dei trapianti lichenici, la cui analisi ha permesso di determinare l’andamento dei parametri (magnetici e chimici) legati all’accumulo di polveri da inquinamento dalla strada. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha curato le analisi magnetiche di foglie e licheni, integrate con misurazioni chimiche effettuate dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, sotto la supervisione dei Lincei.
Lo studio proseguirà in ulteriori contesti urbani caratterizzati da intenso traffico veicolare, in compresenza di monumenti e beni artistici: sono già in corso gli studi sull’area Palatina del Parco Archeologico del Colosseo, per indagare l’ecosistema del verde urbano riguardo alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico.