Istituita nel 2005 contestualmente all’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto si celebra oggi, 18 febbraio, la Giornata internazionale del risparmio energetico. Una ricorrenza che quest’anno, visti gli ultimi rincari sul fronte energia, assume un significato particolare.
La crisi energetica che sta colpendo l’Europa, dovuta a numerosi fattori concomitanti come la scarsità di materie prime e di semilavorati, il cambiamento climatico e le tensioni di carattere geopolitico, è da sempre la normalità in molti Paesi del mondo. In tutta l’Africa per esempio, oltre 600 milioni di persone non hanno accesso all’energia elettrica e quasi un miliardo non dispone di fonti di energia pulita per cucinare.
Al sistema energetico è dedicato anche uno degli SDG, il settimo per la precisione, secondo il quale è fondamentale che tutta la popolazione ottenga l’energia per migliorare, su scala globale, l’accesso ai sistemi di riscaldamento, l’illuminazione nelle scuole e negli ospedali, la comunicazione, l’accesso a Internet e gli strumenti di lavoro, tutte questioni che si ripercuotono direttamente sullo sviluppo. L’SDG 7 intende garantire l’accesso universale ad una energia sostenibile, affidabile e moderna, per migliorare le condizioni di vita di milioni di persone. Attraverso questo obiettivo si vuole aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili al posto dei combustibili fossili e promuovere l’efficienza energetica, creando un’economia completamente sostenibile, a beneficio della società e dell’ambiente.
La Giornata internazionale del risparmio energetico ci ricorda che tutti, ogni giorno, possiamo fare qualcosa per ridurre consumi e sprechi di energia. Se è infatti vero che una parte non indifferente dell’energia prodotta finisce nelle nostre case, dove viene impiegata per riscaldare ambienti e acqua, per erogare elettricità e far funzionare lampadine ed elettrodomestici, è anche vero che tutti noi nel nostro piccolo possiamo adottare semplici accorgimenti quotidiani per ridurre lo spreco di energia.