Belle, leggere, subito asciutte, perfette per viaggiare e naturalmente battericide, in grado di prevenire i cattivi odori. Ma soprattutto, particolarmente sostenibili. Le scarpe fatte con gli scarti di caffè sono il progetto di una azienda finlandese, Rens, che da qualche anno cavalca la voglia di moda sostenibile legata alla consapevolezza dell’impatto del nostro shopping. La moda, una delle industrie più impattanti sul pianeta, come abbiamo raccontato sul numero 7 del nostro magazine periodico e come ben argomenta qui il Parlamento europeo.
Questa soluzione si chiama Nomad e, oltre ai fondi di caffè, utilizza solo plastica riciclata. Secondo l’azienda, l’impatto ambientale è minore dell’80% rispetto a un paio di scarpe in pelle e del 60% in meno rispetto a quelle in tessuto. L’idea è nata dalla considerazione dell’elevato impatto ambientale dei fondi di caffè, che spesso vengono gettati nella spazzatura o negli scarichi dei lavelli.
I fondi di caffè sono invece un alleato perfetto per il giardinaggio, o per creare prodotti di bellezza freschi e a km zero. Ma se finiscono in discarica emettono metano, un gas serra che è 28 volte più potente dell’anidride carbonica. Per questo, quando non è possibile riciclarli in casa, o compostarli, riciclarli è ancora una alternativa, sfruttando la loro versatilità, che li rende un ottimo materiale per la produzione di tessuti. Basti pensare che per realizzare cento paia di sneaker Rens vengono riutilizzate 30 kg di fondi di caffè esauriti, con grande beneficio per la sostenibilità. Per il resto, queste scarpe utilizzano la plastica ricavata dalle vecchie bottiglie. Ogni scarpa, spiega l’azienda, è realizzata con 21 tazze di caffè e 6 bottiglie di plastica.

“Crediamo che questo rappresenti solo l’inizio di una rivoluzione nella tecnologia e nella produzione dell’abbigliamento”, scommette Son Chu, co-fondatore di Rens. Inizialmente, la società è riuscita a portare avanti una campagna di crowdfunding per finanziare l’idea, con risultati eccezionali, che hanno permesso in poco tempo di raccogliere circa 60mila euro, con i quali l’azienda ha aumentato la produzione. Di recente Business Finland ha citato l’azienda finlandese Rens per sottolineare come abbia resistito all’ondata del coronavirus, e quanto continui a crescere.
“La moda è la seconda industria più inquinante al mondo. Utilizzando plastica riciclata, riduciamo le emissioni di CO2 generate dalla costruzione della nostra tomaia del 79% rispetto ai polimeri vergini utilizzati nella maggior parte delle calzature sportive”.

Ma come si crea una scarpa così? Si parte creando una miscela di caffè macinato a cui vengono aggiunti dei piccoli pezzi di plastica riciclata, dei microgranuli. Da qui ha inizio il processo di filatura dei polimeri, che vengono lavorati per garantire una buona impermeabilità della scarpa. “Con questa scarpa, tecnologia e innovazione si fondono per promuovere la moda sostenibile”, ha aggiunto Jesse Tran, Ceo di Rens e altro co-fondatore.
L’impianto di stoccaggio del caffè e i processi di fabbricazione delle scarpe Nomad sono nati in Cina, ma da subito l’idea era spostare la produzione nel Paese di origine dei due fondatori, il Vietnam. “Siamo venuti entrambi in Finlandia per studiare – hanno spiegato allo Smart Green Post – . Ma è importante che la produzione sia nel nostro Paese di origine, dove c’è una crescita enorme nella produzione e negli investimenti”. Un segnale, piccolo ma interessante, per iniziare a modificare l’impatto dell’industria asiatica.
Se la produzione è in Vietnam, la vendita avviene soprattutto attraverso i canali digitali dell’occidente: Stati Uniti, Europa e Australia. E andava a gonfie vele, fino all’arrivo della pandemia. “Le fabbriche sono state chiuse e c’è stato un ritardo anche di due mesi nella catena logistica”, racconta Sun Cho. La società ha ricevuto però un finanziamento ponte dalla società di private equity Industry Investment, di proprietà statale, e l’azienda è stata così in grado di sostenere la sua produzione e la distribuzione. “Ora abbiamo azioni sia negli Stati Uniti che nei Paesi Bassi, e le nostre sneaker possono essere acquistate anche tramite Zalando”, afferma Sun Cho.