Milioni di persone in India hanno partecipato a una campagna per piantare alberi e riforestare il Paese nell’ottica di contribuire a combattere i cambiamenti climatici e la desertificazione. Solo che, record dei record, in un solo giorno i volontari hanno piantato oltre 250 milioni di alberelli nello stato più popoloso del paese. La campagna è stata guidata da funzionari del governo dello stato dell’Uttar Pradesh, legislatori e attivisti, in tutto milioni di persone accorse per il bene comune, nel tentativo di ridurre le emissioni di carbonio.
Gli alberi sono stati piantati nelle foreste, nelle fattorie, nelle scuole e lungo le rive dei fiumi e le autostrade. Non è la prima volta che l’India si distingue in iniziative come questa. Nel 2016, un’impresa titanica e di grande impatto, ha fatto il suo ingresso nel libro del Guinness dei Primati. Sempre nello stato dell’Uttar Pradesh, sono stati piantati oltre cinquanta milioni di alberi in una sola giornata. Il primo albero è stato piantato, alle cinque del mattino, dal primo ministro Akhilesh Yadav, che ha dato il buon esempio a centinaia di migliaia di persone che hanno messo a dimora milioni di piantine di ottanta specie diverse, alberi distribuite dalle autorità per questo scopo.

L’anno scorso, un altro evento di massa, nonostante l’India sia stato uno dei Paesi più colpiti dal Covid-19, con oltre 1,2 milioni di contagi confermati e quasi 30mila vittime. La pandemia non ha fermato il grande piano di riforestazione in atto, con l’obiettivo di incrementare di almeno il 15% la copertura forestale dello stato dell’Uttar Pradesh entro il 2025. Anche nel 2020, la risposta della popolazione è stata eccezionale e oltre 2 milioni di persone, nel luglio di un anno fa, nel rispetto delle misure di distanziamento fisico, si sono radunate lungo le sponde del fiume Gange per una delle più imponenti piantumazioni di massa che si erano mai viste, e in un solo giorno hanno piantato all’incirca 20 milioni di nuovi alberi.
Quest’anno il record dei record. “Ci impegniamo ad aumentare la copertura forestale dell’Uttar Pradesh a oltre il 15% della superficie totale nei prossimi cinque anni”, ha affermato Manoj Singh, funzionario forestale statale. Secondo fonti governative, la copertura forestale dello Stato è aumentata parecchio negli ultimi anni, sebbene poi molti di questi piccoli arbusti muoiano per carenza d’acqua o malattie. “C’è stato un aumento di 127 chilometri quadrati nella copertura forestale in Uttar Pradesh rispetto al 2017”, ha detto un portavoce del governo statale al quotidiano The Indian Express. “La copertura arborea è aumentata al 3,05%, rispetto alla media nazionale del 2,89%”, ha continuato il funzionario, citando il rapporto Forest Survey of India del 2019.

Il ministro della foresta statale dell’Uttar Pradesh, Dara Singh, ha affermato che la sopravvivenza a lungo termine degli alberelli rimane una preoccupazione, aggiungendo che di solito sopravvive solo il 60% degli alberi piantati. Tuttavia, negli ultimi 4 anni questa percentuale èsalita a circa l’80%. “Tutte le regioni in cui viene effettuata la piantagione sono state geo-taggate in modo da poter accertare cosa è successo esattamente”, hanno precisato i funzionari. “Questi alberelli portano codici QR in modo che si possa mantenere un registro e verificare se gli alberelli sono sopravvissuti o meno. Inoltre, sono state formate squadre per monitorare i progressi della campagna di piantagione”.
Queste iniziative fanno parte del più vasto progetto indiano, annunciato anni fa, di ricoprire un terzo della sua superficie totale, ovvero 95 milioni di ettari, con foreste e alberi entro il 2030. Non male per un Paese che affronta problemi gravi e diffusi, ma evidentemente trova fondi ed energie per la questione del millennio, i cambiamenti climatici. Per la precisione, il governo indiano ha stanziato 6,2 miliardi di dollari (5,2 miliardi di euro) per la piantumazione di alberi in tutto il paese.