È appena sbarcato su Infinity di Mediaset “Green Storytellers”, l’attesa nuova serie televisiva dedicata alla sostenibilità ambientale e interamente finanziata grazie ad una Campagna di Crowdfunding condotta da Produzioni dal Basso, in collaborazione con il progetto Infinity Lab. Al centro degli otto episodi che compongono la serie ci sono due storyteller, un uomo e una donna, che partono per un viaggio ad impatto zero, dal Nord al Sud della nostra penisola, in sella a due biciclette alla scoperta delle storie di coloro che con creatività, coraggio e inventiva si stanno impegnando in prima persona in difesa dell’ambiente. L’obiettivo è promuovere esperienze che mirano a costruire un futuro migliore, più sostenibile e solidale nella nuova consapevolezza nata dall’emergenza Covid.
Con le otto puntate della serie – si legge nella nota stampa – “si potrà salire in alta quota per conoscere chi difende la montagna, salvare tartarughe marine in difficoltà, andare a conoscere chi viaggia in sella ad un asino, scoprire come si riciclano tessuti, come si crea un’aranciata solidale, ripulire chilometri di costa dalla plastica abbandonata, imparare come si può vivere senz’auto”.
Il progetto dei due autori, registi e conduttori, Marco Cortesi e Mara Moschini, ha incontrato ampio sostegno in fase di crowdfunding centrando il target di raccolta (50% del budget) a cui si è aggiunto il finanziamento di Infinity. Il contributo rientra nel progetto di open innovation “Infinity LAB”, targato Mediaset, che da diversi anni punta ad individuare e premiare il talento dei filmmaker indipendenti (ad oggi sono oltre 13 i titoli già presenti nel catalogo e nati da questa iniziativa).
“In molti ci hanno chiesto come tutto questo sia partito – raccontano gli ideatori e conduttori della serie tv -. Come molte cose davvero importanti delle nostre esistenze, molto ha a che fare con il Destino e solo in parte con le nostre scelte. Una pandemia, una serie di interviste in giro per il mondo per domandare alle persone che cosa maggiormente questo periodo così difficile avesse permesso loro di comprendere ed una sola risposta che passava di bocca in bocca: il nostro Pianeta ha bisogno di noi. La consapevolezza che gran parte di tutto quello che avveniva (e che ancora avviene) abbia a che fare con il nostro rapporto con la Natura, ci ha spinti a creare una prima idea di format. L’ambizione era quella di narrare le storie di coraggio, creatività e costanza di chi si impegna quotidianamente per un mondo migliore. Avevamo bisogno di queste storie, un bisogno profondo e intimo nato dalla necessità di capire che una scelta è davvero possibile”.