È di aperta soddisfazione la risposta del WWF alla nascita del nuovo ministero della Transizione ecologica, che accorperà Ambiente e Sviluppo economico e grazie al quale “l’ambiente trova posto al centro del programma di governo come non era mai accaduto prima”.
Riprendendo le parole di Mario Draghi, Donatella Bianchi, presidente WWF Italia, ha dichiarato: “Il futuro del nostro Paese o sarà sostenibile, puntando decisamente e con coraggio sulla decarbonizzazione e l’arresto e l’inversione dell’emorragia di biodiversità terrestre e marina, o non sarà quello che meritano le future generazioni. Per il rilancio dell’Italia è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali”. La Bianchi, quindi, conclude: “Questo per noi è la sostanza del messaggio di Draghi che apprezziamo e condividiamo e che secondo noi deve essere la guida per la revisione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR). Sembra iniziata una nuova era con un programma che nasce da una premessa di cambiamento, di rivoluzione nell’azione di governo. Un ‘Governo del Paese’, che mette al centro l’ambiente, il pianeta, il futuro sostenibile, con un approccio europeista”.
Nell’ottica di rivedere il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, il WWF indirizza anche l’auspicio che si intervenga principalmente sui seguenti assi:
a) assicurare che nel Piano sia assegnato, come chiede l’Europa, almeno il 37% delle risorse complessivamente assegnate per il clima e la biodiversità, per azioni che includano ambiti trascurati nella proposta, ora all’esame del Parlamento, come il mare e le acque interne;
b) delineare una strategia industriale dell’Italia basata sulle energie rinnovabili e sul rinnovamento dei processi produttivi, coerenti con i target di riduzione delle emissioni e con l’obiettivo di completa decarbonizzazione entro il 2050, assicurando che anche l’idrogeno sia verde e non uno strumento per prolungare l’uso dei combustibili fossili;
c) dare il via ad un grande piano per Riqualificare la Natura d’Italia, per tutelare le aree di maggior pregio naturalistico del nostro Paese e favorire le connessioni ecologiche, fermando la perdita della nostra biodiversità (tra le più ricche d’Europa), sviluppando la blu e la green economy, introducendo, nel contempo, elementi di sostenibilità e di qualità in settori importanti per il rilancio del Paese, quali quelli del turismo, agricoltura e pesca. Una svolta quella indicata dal Presidente del Consiglio di cui dovranno essere protagonisti la politica come le imprese e i cittadini, sottolinea il WWF.
L’associazione ambientalista rivela, infine, di aver apprezzato la visione sistemica e trasversale, nonché l’analisi fatta nel discorso programmatico del Presidente Draghi al Senato soprattutto quando ha dichiarato che per uscire dalla situazione attuale di emergenza occorre una sfida poliedrica che affronti sia l’emergenza sanitaria che quella ambientale, che hanno favorito l’insorgere e il diffondersi del virus, sia quando ha sottolineato come sia necessario intervenire assicurando che ci sia una giusta transizione del nostro sistema produttivo verso un modello di economia decarbonizzata e sostenibile e che nel futuro dell’Italia non ci deve essere solo “una buona moneta ma un buon pianeta”. È quest’ultima, per il WWF, la sostanza della transizione ecologica.