Le cause, il ritmo e l’entità della deforestazione e del degrado forestale sono cambiate nel tempo. Con il rapporto “Fronti di deforestazione” recentemente pubblicato dal WWF, l’organizzazione ambientalista collega i driver e le risposte a livello globale. Lo studio identifica 24 luoghi che hanno una concentrazione significativa di hotspot di deforestazione e in cui vaste aree delle restanti foreste sono minacciate. Il WWF stima che più di 43 milioni di ettari sono stati persi su questi fronti tra il 2004 e 2017, un’area più o meno delle dimensioni del Marocco. L’analisi presentata si concentra sui tropici e sulle aree sub-tropicali, che rappresentano almeno due terzi della perdita di copertura forestale globale dal 2000 al 2018 e dove la frammentazione forestale è molto significativa. Quasi la metà delle foreste rimanenti in questi fronti di deforestazione hanno subito qualche tipo di frammentazione.
La deforestazione – si legge nel rapporto – è un fenomeno altalenante. Le tendenze recenti indicano che la deforestazione continuerà a aumentare in questi fronti a meno che non ci siano azioni collettive e approcci più integrati, calibrati a misura per ogni fronte. Per essere più efficaci, le diverse risposte alla deforestazione e al degrado forestale devono rafforzarsi reciprocamente. Un appello che il WWF ha affidato a un nuovo video in circolazione da pochi giorni.