È disponibile da pochi giorni in esclusiva sulla piattaforma streaming di Infinity Tv il documentario “Intrecci Etici – La rivoluzione della moda sostenibile in Italia” realizzato nell’autunno del 2020 da Lucia Mauri e Lorenzo Malavolta e prodotto da LUMA video.
Partendo dall’assunto che l’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo (responsabile del 20% dello spreco globale di acqua e del 10% delle emissioni di anidride carbonica ), che l’85% dei vestiti prodotti finisce in discarica e solo l’1% viene davvero riciclato e che dietro la politica dei prezzi popolari del fast fashion si nascondono spesso salari non equi e la mancanza di regolamentazioni a tutela dei lavoratori, “Intrecci Etici” racconta come in Italia sia in atto una rivoluzione per rendere il settore moda più sostenibile. Si passa da chi si occupa di fibre e tessuti naturali, a chi produce solo su ordinazione, a chi trasforma rifiuti in risorse, a chi impiega persone più fragili fino a chi ha deciso di rimanere sul territorio. Se da un lato i produttori si stanno impegnando concretamente per rendere la moda più etica e sostenibile, dall’altro diventa decisivo il ruolo dei consumatori che con le loro scelte quotidiane possono contribuire al cambiamento.
Fra i protagonisti del documentario di Lorenzo Malavolta e Lucia Mauri, registi e filmmaker di LUMA video specializzati nel racconto di storie di persone, aziende e artigiani che sviluppano un forte valore etico, ci sono Marina Spadafora di Fashion Revolution Italia; Francesca Romana Rinaldi, docente esperta di moda sostenibile; Francesca Boni di Il Vestito Verde, community italiana di moda sostenibile; Cinzia Congia e Mauro Vismara di Maeko filati e tessuti naturali; Marco Scolastici dell’Azienda Agricola Scolastici che produce lana da pecore italiane di razza sopravvissana; Carolina Angius del brand Carolina Emme, giovane stilista e artigiana di moda sostenibile di Cagliari; Carlo Pierucci di Mario Doni Artigianato, che produce solo su richiesta calzature in pelle; Niccolò Cipriani di Rifò, che ha ripreso la tradizione dei cenciaioli di Prato e crea abbigliamento con fibre rigenerate; Anna Fiscale di Progetto Quid, che con la sua impresa sociale dà lavoro a persone con fragilità; Flavio Berto, dell’azienda Berto Industria Tessile che produce denim a Bovolenta; Francesca Lionti che all’interno della sua Diorama Boutique vende capi vintage.
“Intrecci Etici” è stato prodotto grazie al contributo dei partner e di altre 57 persone che hanno creduto nell’idea. A dicembre 2019, attraverso la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, ha raccolto il budget necessario per finanziare il documentario e sostenere i principali costi di produzione. Infinity ha creduto nel progetto co-finanziando il documentario, includendolo all’interno dell’Infinity LAB.