Con i suoi 400 marchi dei settori alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa, e la presenza in 190 paesi, Unilever è il gruppo Multinazionale più importante nel settore dei beni di largo consumo. La società olandese-britannica, che nel 2010 aveva lanciato l’Unilever Sustainable Living Plan (USLP), un piano per stimolare la crescita riducendo l’impatto ambientale e rafforzare il suo impatto positivo sulla società, annuncia ora l’avvio di un programma di attività per una società più equa e inclusiva attraverso il miglioramento degli standard di vita delle persone e delle aziende che operano lungo la propria catena del valore, tramite il supporto all’inclusività e la preparazione per il lavoro del futuro. Come si legge nella nota del Gruppo, le principali attività di Unilever prevedono di offrire alle persone che forniscono beni e servizi all’azienda un salario o reddito adeguato entro il 2030; l’investimento di 2 miliardi di euro all’anno in fornitori appartenenti alle minoranze entro il 2025; la creazione di nuovi modelli di occupazione pionieristici per i dipendenti e offrire a 10 milioni di giovani entro il 2030 le competenze di base per la preparazione al mondo del lavoro.
“Il mondo deve risolvere soprattutto i problemi legati al cambiamento climatico e alla disuguaglianza sociale – spiega Alan Jope, CEO di Unilever -. L’anno trascorso ha indubbiamente ampliato il divario sociale. Pertanto è necessaria un’azione decisa e collettiva per creare una società che contribuisca al miglioramento dei mezzi di sostentamento, abbracci la diversità, coltivi il talento e offra opportunità per tutti. Siamo convinti che queste iniziative possano rendere Unilever un’azienda migliore, più forte e pronta ad affrontare gli enormi cambiamenti sociali in atto, che saranno sempre più veloci. Una società sana è la base per un business fiorente”.
Unilever sottolinea come salari più dignitosi favoriscano la creazione di posti di lavoro, riducano l’avvicendamento dei dipendenti, migliorino la produttività e la qualità del lavoro, per un circolo virtuoso di crescita economica. Entro il 2025 – annuncia l’azienda – Unilever punta ad aiutare 5 milioni di piccole e medie imprese (PMI) che operano lungo la sua catena a espandere il proprio business attraverso l’offerta di competenze, finanziamenti e tecnologia come, ad esempio, strumenti digitali, inclusione e servizi finanziari e modelli pubblico-privato a supporto dell’imprenditoria sociale per sviluppare attività e reddito.
Oltre a migliorare gli standard di vita attraverso l’inclusione economica, Unilever si impegnerà a offrire maggiori opportunità alle minoranze interne ed esterne all’organizzazione nella convinzione che “la diversità sul luogo di lavoro consenta di migliorare i risultati, anche economici, grazie alla possibilità di promuovere l’innovazione, la creatività e l’empatia”. Attraverso una nuova strategia di equità, inclusione e diversità, Unilever intende “rimuovere le barriere e i pregiudizi nel processo di assunzione” consentendo ai suoi dipendenti di eccellere nei propri ruoli e mirando a creare una forza lavoro rappresentativa della popolazione dei Paesi in cui opera.
Per favorire questo cambiamento, sul fronte della comunicazione, Unilever intende sfruttare la propria posizione di secondo principale inserzionista al mondo e aumentare il numero di pubblicità che coinvolgano le persone appartenenti ai diversi gruppi, sia sullo schermo che dietro la telecamera. L’obiettivo è quello di contribuire a superare la prevalenza degli stereotipi proposti dalla pubblicità, promuovendo una rappresentazione più inclusiva delle persone.