Abbracciare uno stile alimentare più salutista, porre fine alle sofferenze degli animali, eliminare le emissioni di gas serra generate dagli allevamenti e dal loro sfruttamento delle risorse naturali del pianeta, difendere gli animali selvatici dal rischio di estinzione, evitare la deforestazione e l’inquinamento di fiumi e oceani. Sono le motivazioni principali che ispirano Veganuary, la challenge internazionale che invita le persone a mangiare vegano per tutto il mese di gennaio e che quest’anno ha totalizzato oltre 500.000 aderenti in tutto il mondo, superando i 400.000 del 2020. A comunicarlo è l’omonima ong britannica che organizza l’iniziativa e che rappresenta il più grande movimento vegano al mondo. La challenge, che si tiene con successo dal 2014 e ha già coinvolto oltre un milione di persone in 192 Paesi, vede quest’anno la partecipazione in dettaglio di 125.000 inglesi, 150.000 aderenti dell’America Latina, 80.000 statunitensi e 50.000 tedeschi.
Chiunque vuole unirsi all’iniziativa e sperimentare per il mese di gennaio un regime alimentare privo di carne, latte, latticini e uova può farlo iscrivendosi sulla piattaforma di Veganuary. L’iniziativa gode del sostegno delle principali catene della grande distribuzione in Gran Bretagna che sui loro siti spiegano le ragioni della scelta alimentare vegana e condividono ricette cruelty free. Veganuary vanta, inoltre, diversi sostenitori nel mondo dello sport e dello spettacolo investiti del ruolo di ambassador, da Joaquin Phoenix a Paul McCartney, dal rugbista Anthony Mullally al campione olimpico di pallavolo Dustin Watten.