Fondata nel 1971, Medici Senza Frontiere (MSF) è un’organizzazione medico umanitaria internazionale indipendente che oggi fornisce soccorso medico in più di 70 Paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da conflitti armati, violenze, epidemie, disastri naturali o esclusione dall’assistenza sanitaria. Premiata col Nobel per la Pace nel 1999, MSF è nata dalla collaborazione di medici e giornalisti con il doppio intento di curare le popolazioni e testimoniare o denunciare le crisi dimenticate, contrastare inadeguatezze del sistema degli aiuti e sostenere pubblicamente una migliore qualità delle cure e dei protocolli medici. Con l’arrivo del Covid, sin dallo scorso marzo, MSF è in prima linea per affrontare l’epidemia, con un intervento che dagli ospedali di Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e Codogno si è esteso a Europa, Africa, Medio Oriente, Asia, Oceania e Sudamerica.
Annalaura Anselmi, responsabile raccolta fondi, ci racconta com’è cambiato il lavoro di Medici senza Frontiere, quali sono oggi le principali attività che l’organizzazione svolge in Italia e nel mondo e quanto è importante l’indipendenza economica per poter svolgere in maniera libera la propria azione umanitaria.