“La lotta al cambiamento climatico non può aspettare e nemmeno noi possiamo: si tratta di un elemento fondamentale per il successo a lungo termine del nostro business”. Mark Schneider, CEO di Nestlé, ha spiegato così l’impegno della multinazionale a lavorare insieme ad agricoltori, partner industriali, governi, organizzazioni non governative e consumatori per ridurre la sua impronta ambientale.
Firmataria del “Business Ambition for 1,5°C” delle Nazioni Unite, Nestlé è una delle prime aziende a condividere il suo piano contro i cambiamenti climatici, dettagliato e con scadenze ben definite, in anticipo rispetto a quanto programmato. Nella nota diffusa ai media, l’azienda dichiara che, nonostante continui a crescere, sta adottando misure volte a dimezzare le sue emissioni entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050. Le azioni si concentrano sul sostegno agli agricoltori e fornitori per accelerare il passaggio verso l’agricoltura rigenerativa. L’azienda sta infatti già lavorando con i suoi 500.000 agricoltori e 150.000 fornitori per sostenerli nell’attuazione di pratiche agricole rigenerative, più rispettose della salute del suolo e della biodiversità. In cambio, Nestlé si offre di ricompensare gli agricoltori comprando i loro prodotti a un prezzo più alto, acquistandone quantità maggiori e contribuendo agli investimenti necessari. Entro il 2030 prevede di ricavare dall’agricoltura rigenerativa oltre 14 milioni di tonnellate di suoi ingredienti, aumentando la domanda di questi beni.
Nestlé ha inoltre in programma il rimboschimento di centinaia di milioni di alberi nei prossimi 10 anni e il completamento della transizione dell’azienda verso l’utilizzo del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2025 nei suoi 800 siti presenti in 187 Paesi. Non solo: all’interno della sua gamma di prodotti, sta ampliando continuamente la propria offerta di alimenti e bevande a base vegetale e riformulando i prodotti per renderli più rispettosi dell’ambiente. Ha inoltre implementato la sua offerta di marchi “carbon neutral” per dare ai consumatori l’opportunità di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
“Il Board riconosce quanto sia strategicamente importante adottare misure decisive per affrontare il cambiamento climatico – ha dichiarato il presidente del Consiglio di Amministrazione di Nestlé, Paul Bulcke -. Il Board supporta anche l’accelerazione e il potenziamento del nostro impegno per garantire il successo a lungo termine dell’azienda e contribuire a creare un futuro sostenibile per le generazioni a venire”.
Nestlé, che nel 2018 ha generato 92 milioni di tonnellate di emissioni di gas a effetto serra, prevede di investire complessivamente 3.2 miliardi di franchi svizzeri nei prossimi cinque anni per accelerare gli sforzi, inclusi 1.2 miliardi per stimolare l’agricoltura rigenerativa lungo tutta la filiera. Questi investimenti saranno finanziati principalmente attraverso efficienze operative e strutturali, per mantenere neutrali i profitti generati da questa iniziativa. Nestlé ha ottenuto l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni dalla Science Based Targets initiative (SBTi), in quanto sono in linea i con i livelli richiesti per raggiungere le finalità dell’Accordo di Parigi.