Le italiane Saipem e Snam, società leader nel settore petrolifero e del metano, hanno firmato oggi giovedì 10 settembre un contratto di collaborazione per sostenere le nuove tecnologie dedicate alla transizione energetica. Dalla produzione di idrogeno verde (ndr, si differenzia dall’idrogeno grigio per i processi produttivi privi di idrocarburi che portano a non rilasciare emissioni nell’ambiente) alla cattura e al riutilizzo di anidride carbonica. Questi i principali mezzi per contrastare il climate change e per contribuire all’introduzione dell’idrogeno nel mercato globale supportando la Hydrogen Strategy della Commissione Europea.
Il piano di collaborazione è già in fase di sviluppo e, per ora, si sta focalizzando sulla tecnologia di elettrolisi dell’acqua, processo che permette di azzerare le emissioni di CO2 nella produzione di idrogeno. Inoltre, l’accordo prevede uno studio finalizzato nell’individuare soluzioni innovative per il trasporto di questo elemento in forma liquida e gassosa, sia tramite infrastrutture che mediante mezzi marittimi.
Marco Alverà, amministratore delegato di Snam dal 2016, ha dichiarato: “Snam è fortemente impegnata nello sviluppo del mercato dell’idrogeno e nel contribuire alla creazione di una filiera italiana. Grazie alla sua posizione geografica, alle risorse naturali per la produzione di energia rinnovabile e alla forza del suo settore manifatturiero, il nostro Paese può diventare un hub europeo e mediterraneo dell’idrogeno verde, contribuendo in modo significativo alla lotta ai cambiamenti climatici e alla creazione di nuove opportunità di sviluppo e occupazione”. “A oggi il 70% del nostro portafoglio ordini nel settore dell’ingegneria e costruzioni è slegato dal petrolio. L’idrogeno sarà, da qui ai prossimi anni, la commodity che accompagnerà il processo di transizione energetica”, conclude Stefano Cao, classe 1951, CEO di Saipem.