È stato inaugurato questa mattina nella tenuta Ca’ Tron di Roncade (Treviso), di proprietà di Cattolica Assicurazioni, H-Farm, il campus dell’innovazione più grande d’Europa. Il taglio del nastro arriva al termine di un percorso che, avviato nel 2016, ha incontrato alcuni ostacoli burocratici e lo stop imposto dall’emergenza pandemica. Obiettivo del campus è quello di formare i cosiddetti “innovatori del futuro” e creare un ecosistema con le aziende, coinvolgendo imprenditori, professionisti e oltre un migliaio di studenti il cui anno scolastico prende il via proprio martedì 8 settembre, in anticipo rispetto al calendario delle scuole pubbliche nazionali. Tutte le lezioni, sin dalle classi elementari, si svolgono in lingua inglese e utilizzano metodologie e attrezzature didattiche all’avanguardia, comel’H-Olodeck, la piattaforma di realtà virtuale che consente di mettere in contatto persone attraverso ologrammi, ultima frontiera dell’e-learning. L’ambizioso programma formativo in presenza prevede comunque l’impiego di 240 insegnanti, in gran parte di madrelingua inglese. I costi di iscrizione? Si parla di 7.500 euro annui, con possibilità di borse di studio e contributi in base al reddito. Le rette scolastiche vanno invece dagli 8.000 euro dell’asilo ai 16.000 dell’ultimo biennio delle scuole superiori, fino ai 21.000 euro di un master post-laurea.
L’estensione complessiva del polo supera i 51 ettari e include 10 nuove strutture dedicate alla formazione, ma anche al mondo delle startup e delle imprese, per un totale di 30mila metri quadri di nuova superficie coperta. Si tratta di uno spazio a cubatura zero, ottenuto dal recupero di edifici in stato di abbandono già presenti nella zona e dall’abbattimento di una ex base militare. L’intera struttura è autosostenibile grazie all’impiego di impianti fotovoltaici e geotermici. Oltre agli edifici dedicati alla formazione, il nuovo Campus ospita anche uno studentato da 244 posti letto, e un centro sportivo, oltre che un’area verde da 27 ettari aperta al pubblico.

La struttura nasce dalla visione dell’imprenditore trevisano Riccardo Donadon, classe 67, che ha fondato H-Farm nel 2005 come incubatore di startup, divenuto poi una piattaforma che incrocia formazione, ricerca e impresa. Negli anni H-Farm si è imposta come una vera e propria Silicon Valley veneta a cui partecipano realtà internazionali come Cisco, Vodafone, LG, Audi, Adidas e Luxottica. “Negli ultimi anni siamo stati testimoni di come l’accelerazione tecnologica abbia imposto la riscrittura di moltissimi modelli di business e ci abbia proiettati verso nuovi servizi, prodotti e stili di vita, impattando in modo rilevante anche sul mondo della formazione con un progressivo aumento di contenuti legati al digitale, capaci di soddisfare non solo i più giovani, ma tutti coloro che sentono la necessità di aggiornarsi e formarsi prendendo sempre più confidenza con i nuovi strumenti in continua evoluzione – ha dichiarato Donadon, alla stampa -. Negli ultimi mesi, dopo l’emergenza sanitaria che ha colpito a livello globale, abbiamo visto come il cambiamento sia destinato ad accelerare tantissimo, cambiando non solo i contenuti ma anche i modelli e gli strumenti. La trasformazione culturale indotta dal digitale ci sta imponendo di ripensare a come dialogare con i consumatori e come riscrivere i processi interni delle imprese. Allo stesso modo, in ambito scolastico e universitario e nella formazione in genere, dobbiamo ripensare alle piattaforme software per dialogare con gli studenti e riorganizzare il personale scolastico, docenti e staff. Stiamo lavorando molto su questi temi perchè siamo convinti che il mondo della formazione stia iniziando a vivere la sua grande trasformazione e lo stia facendo molto velocemente. E ormai non è più solo un tema di strumenti o di contenuti, ma anche di luoghi. In un mondo sempre più digitale che corre e si evolve di continuo, dove i valori sono profondamente diversi, è anacronistico far nascere un luogo che pensi solo a formare, o solo a fare business, o solo a fare ricerca. Queste tre cose devono stare assieme ed ispirarsi l’una con l’altra. Noi ne siamo convinti e il nostro Campus è la risposta a questa nuova traiettoria.”