Si susseguono le proposte che offrono soluzioni pratiche ed ecologiche alla necessità del distanziamento sociale in luoghi pubblici, in spazi gestiti dagli esercizi commerciali e negli uffici. L’azienda emiliana PlayWood ha da poco cominciato a produrre e commercializzare delle barriere, realizzate in carta opalescente e legno di betulla, materiali sostenibili e riciclabili al 100%.
“Ormai il plexiglass è diventato prezioso come l’oro. Difficile da trovare e venduto a prezzi improponibili. Si tratta, inoltre, di un materiale non proprio facile da riciclare né tantomeno bellissimo da vedere all’interno di un ristorante, un ufficio o un’attività commerciale, per via del suo aspetto molto freddo e industriale, spiega Stefano Guerrieri, co-founder e Ceo di PlayWood. “Per questo siamo andati alla ricerca di qualcosa che fosse in grado di garantire lo stello livello di efficacia come barriera fisica anti Covid-19, ma che al contempo fosse green. Se la calamità ci ha insegnato qualcosa è che tutti noi abbiamo il dovere di lasciare il pianeta Terra migliore di come l’abbiamo trovato, o perlomeno di non peggiorarlo immettendo nell’ambiente scorie e materiali inquinanti”.

Particolarmente flessibili e destinati all’esclusivo uso interno, i pannelli divisori di PlayWood vengono consegnati in rotoli e sono realizzati in una carta ondulata a bassa opacità che risulta semitrasparente e che consente il passaggio della luce. I supporti autoportanti sono invece realizzati in legno di betulla, mentre le linee lanciate sono due: SplitUp, vere e proprie pareti separatorie per ambienti e percorsi obbligati e Apart, da installare su scrivanie o tavoli.
“Non è stato facile trovare il giusto compromesso tecnico tra solidità, convenienza e flessibilità – racconta Guerrieri – ma siamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti, il prodotto nasce da una Joint Venture con Espos.it un’azienda italiana leader nella produzione di espositori in legno leggeri ed ecosostenibili. Nonostante il materiale usato sia carta, le superfici sono trattate con un sistema di plastificazione che permette di pulirle con un panno umido o una soluzione alcolica”.