Nonostante le tante uscite di dischi posticipate e i tour annullati, la musica resiste. E in questi giorni di isolamento si è fatta sentire. Come? Dritta sullo schermo del device, in formato delivery sul divano di casa, in cucina, sui balconi, persino in bagno. Via i palcoscenici, è l’ora degli studi casalinghi che hanno iniziato a riempire i feed di tutti i social. L’obiettivo è sempre quello: tenerci compagnia restando distanti ma uniti, come recita l’hashtag del momento.
Cantautori, rapper, cantanti, violinisti, trapper, maestri d’orchestra e compositori continuano ad animare la nostra quarantena con una serie sterminata di proposte per followers e non. Dalle dirette Instagram e Facebook con live e duetti improvvisati, alla scrittura a più mani di canzoni nottetempo. Gli artisti non si limitano ad esibirsi. Alcuni sperimentano un personalissimo palinsesto di talk e interviste con medici, terapeuti, virologi per disseminare informazione verso il pubblico più giovane, utilizzando lo stesso registro comunicativo amichevole e semplice delle stories.
Si parla di “digital music therapy” nel post che gli amici di MEET, il centro internazionale di Cultura Digitale di Milano, condividono con il nostro magazine. Vi rimandiamo alla piattaforma di MEET per il post integrale e la speciale playlist della quarantena.