L’obiettivo è di quelli ambiziosi: cambiare la cultura della cultura. A fissarlo è il “Manifesto per la cultura bene comune e sostenibile”, primo progetto di Dire Fare Cambiare, lanciato da un gruppo di donne che condividono impegno, creatività e una grande esperienza sia nella produzione culturale che nella progettazione sociale. Insieme hanno fondato l’Associazione Chiave di Svolta con il preciso intento di promuovere una cultura della sostenibilità e ribadire l’importanza dei valori quali etica, innovazione, inclusione, network, sostenibilità, consapevolezza. Per farlo mettono a disposizione strumenti, supporto e risorse, per favorire processi sostenibili a livello civico, istituzionale e aziendale. I destinatari ideali sono artisti, associazioni culturali, enti, istituzioni e imprese responsabili.
Il Manifesto, spiegano le protagoniste dell’associazione, vuole essere uno strumento di cittadinanza e di attuazione di sviluppo sostenibile fra coloro che, sottoscrivendolo, ne condividono i valori e si impegnano a praticarli. Giulia Morello, presidente e fondatrice, e le altre donne che guidano l’associazione (professioniste nell’editoria, nella musica, nel cinema e nella grafica), muovono le loro istanze dalla convinzione che la cultura debba essere un elemento fondamentale per il rilancio dell’economia e del Paese. “L’idea era di lanciare questo Manifesto per la cultura bene comune e sostenibile insieme a Earth Day Italia in un’iniziativa pubblica – ha spiegato Giulia Morello – ma i recenti fatti ci hanno obbligato a rinunciare a questa idea e ad usare la potenza del web per raggiungere tutte e tutti egualmente. Mai come ora una corretta lettura delle dinamiche culturali, e di ciò che gira intorno ad esse, è urgente. In questo momento storico una nuova narrazione diventa fondamentale quando, finita l’emergenza del Covid 19, le Istituzioni dovranno pensare a come sostenere i vari settori e non dovranno certo mancare misure a sostegno del settore culturale e creativo, così profondamente provato dall’emergenza coronavirus”.
Attraverso il suo sito web, il progetto Dire Fare Cambiare vuole diventare punto di riferimento per il mondo delle compagini culturali di questo Paese che si occupano del rapporto tra cultura/sociale/ambiente, un luogo di incontro e di ritrovo per associazioni, fondazioni e liberi cittadini. Fra i servizi disponibili sul sito c’è l’Informa Bandi, per muoversi nel mondo dei finanziamenti pubblici, uno spazio dedicato a Organizzazione eventi, Formazione e Comunicazione, e la prima Talent Factory per cause sociali: una vera e propria agenzia, prima in Italia, che ha come mission selezionare artiste e artisti che prestano la loro immagine per iniziative a scopo benefico e sociale di comprovata serietà.