Con i suoi oltre 20mila mezzi distribuiti in 12 città italiane, Mobike, recentemente diventata Movi, è la piattaforma di riferimento per il bike sharing anche in Italia. A Firenze, in base ai dati del 2019, gli iscritti in città al servizio di bike sharing hanno da poco superato quota 300mila e nell’arco dell’anno le corse totali sono arrivate a più di un milione con un taglio di oltre 300 tonnellate sulle emissioni di CO2. Numeri che si vanno ad aggiungere a quelli più generali che riguardano le attività in sud Europa: 30mila biciclette, oltre 1,5 milioni di utenti registrati, la presenza in 15 città europee e oltre 10 milioni di chilometri percorsi ogni anno.
Coerente con lo spirito green delle due ruote, l’azienda sta estendendo il suo approccio ecologista anche all’attività di recupero e riciclo delle biciclette inutilizzabili della propria flotta. Per farlo si appoggia a due aziende che operano nel settore dello smaltimento da molti anni e che sono in possesso delle certificazioni di qualità necessarie: L’ Equipe Ambientale di Mariani Alberto e la Diotti Spa. Il processo prevede da una parte il recupero di tutti i componenti ancora in buone condizioni che possono essere impiegati come pezzi di ricambio (cestini, lucchetti, pannelli solari, sellini) e dall’altra lo smaltimento dei materiali restanti. Questi ultimi vengono sottoposti a cesoiatura, triturazione e selezione manuale, e una volta lavorati, vengono assegnati ad impianti di recupero per essere valorizzati, nel rispetto dell’ambiente. Il ferro, per esempio, viene destinato alle acciaierie per essere reimpiegato, in ottica riciclo, nella realizzazione di ulteriori telai di biciclette, mentre i pneumatici, privi di camere d’aria, vengono smaltiti attraverso termovalorizzatori e trasformati in energia elettrica. Le parti in plastica, infine, vengono rilavorate per creare pezzi di arredo urbano, sacchetti della spazzatura e bancali.
“Sono molto orgoglioso della nostra iniziativa nel processo di riciclo – commenta Alessandro Felici, AD di Evlonet, che distribuisce e gestisce Mobike nel nostro Paese. – Abbiamo introdotto in Italia un mezzo di trasporto sostenibile che ha migliorato e cambiato le città. È nostra responsabilità assicurare che quando una Mobike non potrà più essere utilizzata, tutte le sue parti vengano valorizzate in materia prima per altri usi”.
Alessandro Felici sottolinea anche che “il settore della mobilità alternativa è in fortissimo fermento, con previsioni di sviluppo di lungo termine pari a 400 mld di fatturato. La neonata Movi ha le carte in regola per competere a livello globale e contribuire a questo processo di trasformazione degli spostamenti urbani così affascinante. I dati di utilizzo in continua crescita e gli effetti di straordinari cambiamenti nelle città in cui siamo presenti testimoniano come la nostra azienda in termini di posizionamento sia un player di riferimento nel settore della mobilità sostenibile in sharing. Con la nascita di Movi la strategia di aumentare la nostra flotta con mezzi altamente tecnologici ed espanderci oltre confini avrà molteplici obiettivi: incentivare la micro mobilità sostenibile nelle città riducendo le emissioni di CO2, accrescere l’utilizzo della tecnologia con soluzioni di trasporto innovativo e di conseguenza accelerare l’evoluzione verso un modello di economia circolare. Puntare sull’innovazione, al fine di raggiungere traguardi sempre più competitivi significherà anche rinnovare la fiducia di oltre un milione di utenti che utilizzano giornalmente il nostro servizio di bike sharing”.