Invecchiare in salute: quali percorsi? Questo il nome del convegno tenutosi ieri 24 gennaio presso Palazzo Giustiniani a Roma. Organizzato da Rotary Club Roma Capitale, in collaborazione con la senatrice Paola Binetti e con la partecipazione di 20 differenti Club italiani, l’incontro ha voluto mettere in luce che la senescenza non può essere un problema solo per la famiglia del malato, ma è necessario stimolare le istituzioni competenti a mettere in atto tutti gli strumenti di prevenzione possibile. Inoltre, il convegno si prefigge di aumentare l’informazione e la conoscenza delle malattie neurovegetative della terza età, sensibilizzando i media e l’opinione pubblica.
L’impegno nella lotta alle malattie rientra da sempre nelle priorità del Rotary. Infatti, proprio grazie alle ricerche del club, i casi di poliomielite nel mondo si sono ridotti del 99.9% rispetto al 1988. Adesso, dopo la vittoria sul poliovirus, la sfida riparte da Roma proponendo ai rotariani di tutto il mondo di concentrarsi su un’altra malattia: l’Alzheimer. Secondo i trend attuali, rispetto ai 49 milioni di malati di Alzheimer del 2019, già entro il 2020 questo numero potrebbe salire a 52 milioni. Secondo le previsioni del Rotary, il numero delle persone affette dalla malattia degenerativa potrebbe toccare quota 160 milioni entro il 2050.
Renato Boccia, portavoce e responsabile del Progetto Alzheimer insieme a Claudio Pernazza, ha dichiarato: “Bisogna trovare molti più fondi per finanziare la ricerca e di questo possiamo farci carico noi rotariani, proprio come abbiamo fatto con la poliomielite”.